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Flotte aziendali senza incentivi fiscali 2018

di Noemi Ricci

28 Novembre 2017 10:30

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Sul piede di guerra le associazioni del settore automotive che chiedono al Governo la proroga del super ammortamento auto 2018: i rischi per l'economia.

Nella Legge di Stabilità 2018 il Governo non ha inserito la tanto agognata proroga del super ammortamento auto 2018, sollevando così le proteste dell’intera filiera automotive. Ora cinque delle associazioni più rappresentative del settore – ANFIA, ANIASA, ASSILEA, FEDERAUTO e UNRAE – chiedono congiuntamente con forza al Governo di inserire, con un emendamento alla Legge di Bilancio, i “veicoli strumentali”, ossia utilizzati nell’attività propria delle imprese, tra i beni soggetti all’agevolazione fiscale del super ammortamento 2018.

Attualmente infatti è prevista solo la possibilità di procedere all’acquisto effettivo dei veicoli, fruendo dell’agevolazione fiscale, fino al 30 giugno 2018, a patto però che la richiesta sia stata accettata dal fornitore entro il 31 dicembre 2017 e che entro tale termine sia stato versato un acconto pari almeno al 20% del totale.

=> Super ammortamento auto: le novità 2018

Quello che si chiede è di approvare uno degli emendamenti già presentati da una vasta rappresentanza parlamentare presso la Commissione Bilancio del Senato, volti ad apportare modifiche al disegno Legge di Bilancio 2018 con l’obiettivo di rinnovare il super ammortamento auto.

Se il Governo non dovesse agire in tal senso operando una vera e propria “discriminazione settoriale”, secondo le associazioni, rischierebbe “di incidere molto negativamente su tutto il comparto a danno del sistema economico italiano”. Un comparto, quello dell’automotive, che vale ben l’11% del PIL del nostro Paese e che dà lavoro a più di 1,2 milioni di professionisti, tra forza lavoro diretta e indiretta.

Per le associazioni, inoltre, una mancata proroga del super ammortamento auto per il 2018 si porrebbe in chiaro contrasto con la Strategia Energetica Nazionale recentemente presentata e agli obiettivi di sostenibilità ambientale che ne conseguono, oltre che con gli impegni internazionali presi dal nostro Paese in termini di rinnovo del parco in circolazione e di crescita della sicurezza stradale.