Nuova proroga per l’invio dello Spesometro 2017: concrete voci di corridoio indicano come data dello slittamento dei termini il 16 ottobre. Un’ipotesi che pare tuttavia probabile in considerazione dei nodi ancora irrisolti, che rendono difficoltoso l’adempimento entro la scadenza del 5 ottobre decisa dall’Agenzia delle Entrate, che ha applicato il rinvio tecnico più lungo possibile con un atto amministrativo.
=> Spesometro 2017, verso un rinvio ulteriore
Problemi tecnici
Il punto chiave è il problema di privacy connesso al servizio online “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate per l’invio della fatture. Con le credenziali Entratel si poteva visionare, semplicemente digitando il codice fiscale, i dati relativi ad altri contribuenti. Della questione di sta occupando il Garante ma nel frattempo il sito è stato inattivo per giorni, dal 22 al 25 settembre, ancora oggi alcune funzioni non sono disponibili: modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web, visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche e delle comunicazioni trimestrali IVA, precompilazione dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura. Ricordiamo che tutti gli altri canali di invio, attraverso i software degli studi professionali, hanno funzionato regolarmente.
Rinvio strutturale
La precedente scadenza del 28 settembre era già una proroga rispetto a quella precedentemente fissata al 16 settembre. Un accavallarsi di slittamenti sempre all’ultimo minuto. Tanto da motivare le richieste che arrivano molteplici dal mondo delle professioni (commercialisti in primis), di rinvio a lungo termine dell’adempimento (oltre che di revisione generale delle regole). Come se non bastasse, la comunicazione delle fatture emesse e ricevute è semestrale solo per il 2017 mentre dal 2018 diventerà trimestrale, altro motivo di protesta da parte dei professionisti fiscali visto che ad oggi, addirittura, non si riesce a rispettare nemmeno la scadenza semestrale.
Nei prossimi giorni necessariamente si attendono novità, vista l’imminenza del 5 ottobre. Con ogni probabilità, un elemento fondamentale è rappresentato dai tempi con cui si riuscirà a ripristinare definitivamente il sistema informatico del sito delle Entrate (gestito da SOGEI). La prossima mossa spetta dunque al Ministero dell’Economia.