Nemmeno il tempo di decidere una proroga che già se ne prepara un’altra: lo Spesometro 2017 potrebbe slittare ulteriormente, rispetto al nuovo termine del 5 ottobre. La richiesta arriva dai commercialisti (che già in precedenza si erano espressi per un rinvio a fine ottobre) e viene recepita dall’Esecutivo, che secondo il viceministro all’Economia Luigi Casero sta valutando un nuovo slittamento, significativo. Nel frattempo, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha incontrato il Garante Privacy, il quale ha avviato un’istruttoria sul caso relativo al sito web “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, che non ha protetto adeguatamente le informazioni inviate consentendo di visualizzare i dati dei contribuenti (problema risolto).
=> SOS Spesometro, rinvio al 5 ottobre
Nei giorni scorsi il sito per l’invio web dello Spesometro 2017 è stato oggetto di un primo intervento di manutenzione, che ne ha comportato il blocco. Come ha spiegato lo stesso Ruffini in audizione alla Commissione Anagrafe Tributaria:
«Lo scorso 20 settembre, a seguito di alcune segnalazioni ricevute circa la possibilità di visualizzare da parte degli utenti qualificati alcuni dati delle ricevute e delle fatture di soggetti diversi dai propri clienti, l’Agenzia ha avviato le attività di analisi del fenomeno segnalato, richiedendo a Sogei di verificare tale circostanza, replicando in laboratorio quei casi di utilizzo dei servizi che effettivamente permettessero di confermare o meno quanto segnalato».
Da martedì mattina (26 settembre) il sistema ha ripreso a funzionare e senza falle alla privacy:
«nessun utente può più visualizzare dati di altri soggetti per i quali non è stato espressamente delegato dal sistema».
Ma ci sono ancora funzionalità bloccate: modifica dati fattura attraverso interfaccia web, visualizzazione notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali IVA e quelle relative ai corrispettivi; precompilazione dati nella funzionalità di generazione dati fattura.
I tecnici stanno ancora lavorando per ripristinare completamente il servizio, mentre l’Agenzia delle Entrate ricorda che è possibile inviare le comunicazioni utilizzando gli applicativi degli studi professionali. Il Fisco ha anche previsto di non applicare sanzioni per errori materiali nelle comunicazioni che verranno inviate entro il 20 ottobre, concedendo una moratorio di 15 giorni rispetto alla scadenza del 5 ottobre.
Dal mondo delle professioni continuano ad arrivare richieste per nuove proroghe. Il presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed esperti contabili, Ernesto Miani, definisce la nuova proroga al 5 ottobre «assolutamente insufficiente», e chiede al Governo di intervenire con una «soluzione più efficace. Miani ha anche scritto una lettera al ministero dell’Economia, Pier Carlo Padoan, chiedendo di considerare questo primo invio relativo alle fatture emesse e ricevute nel primo semestre di natura sperimentale, disapplicando le sanzioni e consentendo di correggere gli errori anche dopo le scadenze, e auspicando:
«un segnale forte da parte delle istituzioni, affinché siano ripristinate le condizioni minime di rispetto dei contribuenti e dei professionisti, in conformità ai principi dello Statuto dei diritti del Contribuente».
E’ previsto un vertice fra Ministero dell’Economia, Agenzia delle Entrate e Sogei (la società che gestisce il sistema informatico), che servirà a fare chiarezza sui problemi di privacy che si sono verificati e sulle conseguenze che hanno avuto sui contribuenti, e al termine del quale saranno prese eventuali decisioni.