Dopo l’attesa proroga a fine ottobre per l’invio del modello 770/2017 ed il contestuale slittamento termini per il versamento delle imposte di autonomi e professionisti a partita IVA (“quelli derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione IRAP e dalla dichiarazione in materia di imposta sul valore aggiunto di imprenditori e lavoratori autonomi”) – nel qual caso il rinvio dei termini comporta il ricalcolo degli interessi per chi utilizza il ravvedimento operoso – i problemi non sembrano superati, anzi: il tema centrale resta la mancanza di reale cooperazione con i professionisti, che nel primo tavolo con il Governo stanno definendo tutti i punti critici da superare, e che al contempo combattono con le criticità del sistema, non ultimo quello “informatico” di appoggio per l’espletamento degli adempimenti (leggi: Spesometro).
=> Spesometro e 770/2017: scadenza a ottobre
Calendario
- Modello 770: proroga al 31 ottobre.
- Dichiarazione Redditi: proroga al 31 ottobre.
- Spesometro: proroga al 28 settembre.
770/2017 entro ottobre
Il rinvio per la trasmissione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di IRAP e del modello 770 dal 2017 unificato (al posto dei due modelli 770 Semplificato e Ordinario) – foriero di particolari difficoltà di compilazione a carico dei sostituti d’imposta – risponde alla specifica richiesta da parte dei commercialisti, che si era rivolti al Governo per «un deciso cambio di rotta nella gestione della macchina fiscale» ed un «ripristino del pieno ed incondizionato rispetto dei principi dello Statuto dei diritti del contribuente».
L’Esecutivo ha risposto convocando un tavolo permanente sulle tematiche della professione del commercialista, volto a individuare azioni utili per l’attuazione dello Statuto del Contribuente, affrontare i problemi che frenano la semplificazione del sistema fiscale italiano ed il lavoro dei professionisti. Il primo incontro con le associazioni nazionali degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, (ADC, AIDC, ANC, ANDOC, UNAGRACO, UNGDCEC ed UNICO) si è svolto il 19 settembre ed ha visto la definizione di un documento sintetico contenente le prime proposte:
- condivisione preventiva degli interventi tributari, per individuare criticità ed effetti negativi;
- irretroattività delle norme fiscali e pubblicazione di molto antecedente alla loro applicazione;
- revisione del sistema sanzionatorio con principio della correlazione al danno effettivo;
- riordino termini e modalità di versamento, anche dilazionato, delle imposte;
- continuità dei modelli di dichiarazione, tempestiva divulgazione delle istruzioni rispetto alle scadenze;
- eliminazione invii multipli per le stesse informazioni;
- eliminazione sanzioni all’intermediario per imposte dovute.
Nell’incontro, è stato manifestato anche il forte disagio legatro ai problemi di invio dello Spesometro.
Spesometro
E proprio in tema di Spesometro, la questione è caldissima: non solo vigono le problematiche di accumulo scadenze che rischia di assumere i contorni di un nuovo ingorgo fiscale (dopo quello di luglio), ma a farla da padrone sono le criticità tecnico-informatiche: sistemi malfunzionanti, piattaforma bloccata, trasmissione dati in chiaro senza tutela della privacy sui dati contenuti nelle fatture trasmesse all’Amministrazione finanziaria.