Fisco rimborsi IVA entro 60 giorni

di Barbara Weisz

18 Maggio 2017 12:43

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Allo studio misure per accorciare di almeno 30 giorni i tempi dei rimborsi fiscali, che scenderebbero a 60 giorni: verso novità in manovra bis, anche per compensare l'impatto dello split payment.

Obiettivo: accorciare i tempi dei rimborsi fiscali, portandoli strutturalmente entro i 60 giorni. La novità potrebbe essere inserita nella legge di conversione della manovra bis, attualmente in discussione alla Camera (commissione Bilancio) nel corposo capitolo dedicato all’IVA, che come noto comprende l’estensione dello split payment a nuove categorie di imprese (partecipate, quotate sul FTSE-MIB) e ai professionisti, nonché l’allungamento della sua applicazione fino al 2020 (attualmente la scissione dei pagamenti è consentita fino a fine 2017).

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Le due questioni, split payment e rimborsi fiscali, sono strettamente legate, anche in considerazione dei problemi di liquidità che il meccanismo della scissione dei pagamenti crea alle imprese.

Lo split payment, prevede che la pubblica amministrazione non paghi l’IVA al privato, versandola direttamente all’Erario. Il risultato è positivo su fronte del gettito (3,5 miliardi recuperati) ma crea un problema di liquidità alle imprese (che non incassano più l’IVA), rendendo più urgente l’esigenza di ottenere i rimborsi fiscali. Attualmente l’istanza di rimborso IVA richiede almeno tre mesi, una tempistica che si pensa di accorciare eliminando una serie di step. Anche in considerazione del fatto che lo split payment e la fatturazione elettronica sono già garanzia della regolarità dei pagamenti fiscali, che rende inutili una serie di successivi passaggi di controllo.

Le novità allo studio sono state al centro di un vertice al ministero dell’Economia che ha visto al partecipazione di rappresentanti di Fisco, Guardia di Finanza, imprese e professionisti e che ha rappresentato anche l’occasione per ribadire la volontà di continuare a puntare sulla fatturazione elettronica, strumento non solo innovativo ma anche molto efficace in chiave anti-evasione. Con la conseguenza che il Fisco può concentrarsi maggiormente sulle grandi evasioni, al centro di una serie di proposte che confluiranno in futuri provvedimenti attuativi.