Niente tasse, né contributi per le attività d’impresa nelle zone colpite dal sisma dell’Italia centrale: il decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi a favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al DEF 2017 (Documento di Economia e Finanza) ha stabilito l’introduzione delle Zone Franche Urbane nei Comuni colpiti dal terremoto.
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Si tratta della cosiddetta manovrina da 3,4 miliardi di euro con la quale il Governo mira a correggere la Legge di Stabilità 2017 per andare incontro alle richieste dell’Unione Europea. Ad annunciare le ZFU per i territori terremotati è stato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, a margine del CdM, anche su Twitter.
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Una misura che si è resa necessaria per sostenere la ricostruzione dei territori ed il rilancio economico delle imprese e delle attività commerciali delle zone colpite dagli eventi sismici del centro Italia.
Il costo di tale iniziativa dovrebbe essere di circa 1 miliardo di euro l’anno per il triennio 2017-2019. Alle imprese che abbiano subito una contrazione di fatturato a seguito degli eventi sismici verrà garantita un’esenzione per due anni da IRES ed IRPEF (fino a 100 mila euro di reddito), IRAP (fino a 300 mila euro di valore della produzione netta) e IMU, nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dai regolamenti “de minimis”.