Potrebbe arrivare presto un nuovo condono fiscale volto a ridurre le quasi 470mila liti con il Fisco ancora pendenti tra CTP e CTR a fine 2016: una sorta di rottamazione delle liti fiscali analoga alla rottamazione delle cartelle delle somme a ruolo.
In realtà, quindi, più che di un condono si tratterebbe dunque di una definizione agevolata dei contenziosi, che a quanto pare sarebbe attualmente allo studio del Governo.
Un intervento di questo tipo era già atteso nella delega fiscale, poi però non vi aveva trovato posto. Un semi-condono fiscale, perciò, sulla falsa riga di quello previsto qualche anno fa dal dl n. 98/2011.
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A riaprire alla possibilità è stato il viceministro all’Economia, Luigi Casero, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2017, che si è tenuta in questi giorni a Roma:
«Per l’abbattimento dell’arretrato stiamo pensando alla definizione delle liti pendenti sulla base dei principi della rottamazione delle cartelle esattoriali», afferma Casero, «con riferimento a tutti i gradi di giudizio».
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Sempre in ottica di semplificazione e riduzione dei carichi di lavoro per le Corti Tributarie si starebbe pensando anche ad un ampliamento della mediazione obbligatoria alle cause di importo fino a €50.000.
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Obbligo che oggi riguarda solo le cause di importo fino a €20.000 e che prevede il vincolo per il contribuente di presentare reclami all’ente che ha emesso l’atto prima di rivolgersi al giudice.