Con il decreto fiscale 193/2016 collegato alla Legge di Stabilità 2017, già entrato in vigore il 24 ottobre 2016, arriva un giro di vite per gli eventuali errori, anche se di piccole entità, contenuti nelle nuove comunicazioni trimestrali IVA.
Questo, a fronte dell’introduzione di ben otto nuovi obblighi a carico di professionisti e imprese con decorrenza dal 1° gennaio 2017, tra questi l’invio telematico dei dati delle liquidazioni IVA che dovrebbe garantire all’Erario un incremento del gettito IVA per effetto dei controlli automatizzati e dell’anticipazione delle procedure di liquidazione.
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Il sistema sanzionatorio introdotto dal decreto legge 193/2016 in materia di omessa, incompleta o infedele comunicazione della nuova comunicazione trimestrale dei dati delle liquidazioni periodiche IVA prevede l’applicazione della nuova sanzione prevista dal comma 2-ter dell’articolo 11 del dlgs 471/1997: una sanzione amministrativa da euro 5 mila a euro 50 mila.
A lanciare un allarme preoccupante è stato il coordinamento delle associazioni sindacali dei commercialisti (Adc-Aidc-Anc-Andoc-Unagraco-Ungdcec-Unico):
“Il decreto fiscale varato dal MEF, invece di semplificare un sistema fiscale che occupa il 126esimo posto nel ranking annuale sulla competitività elaborato dalla Banca Mondiale, aggiunge ben 8 nuovi adempimenti a carico di professionisti e imprese”.“Non possiamo restare silenti di fronte all’affermarsi di logiche burocratiche che hanno il solo effetto di pesare su professionisti e imprese senza produrre alcun effetto nella lotta all’evasione – concludono le Associazioni – e per questo, se in Parlamento non vi saranno sostanziali modifiche, avvieremo una campagna di comunicazione scrivendo alle oltre 5,4 milioni di partite IVA clienti dei nostri associati.
Comunicazione che sarà volta a illustrare nel dettaglio a tutti i professionisti e a tutte le imprese italiane i nuovi adempimenti, i relativi costi e un sistema sanzionatorio che di fatto istituisce una nuova tassa occulta su tutte le categorie produttive del nostro Paese, sollecitandole e dichiarandoci pronti a sostenere ogni forma di protesta legittima che in qualità di contribuenti vorranno intraprendere al fine di dimostrare al Governo la f orza numerica e la volontà del popolo delle partite IVA”.
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