Coltivatori diretti e possessori di qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap) potranno presto dire addio all’IRPEF sulle rendite catastali delle imprese agricole. È una delle promesse del governo Renzi che dovrebbe essere concretizzata con la Legge di Stabilità 2017, proseguendo il percorso iniziato con la Legge di Stabilità 2016 che cancellato l’IRAP e l’IMU sui terreni agricoli.
=> IRPEF 2016, le novità
Per l’Erario, il taglio di IRAP, IMU e IRPEF per coloro che si occupano di agricoltura comporterà un minore gettito pari a 1,3 miliardi di euro in due anni (circa 134 milioni di euro per la componente IRPEF).
Ad annunciare il taglio IRPEF per le imprese agricole agli agricoltori associati alla Coldiretti è stato proprio il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dichiarando nel corso di un’assemblea alla quale ha partecipato che:
«Nel quadro economico del DEF, a cui seguirà la Legge di Stabilità il prossimo 15 ottobre, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di IRPEF agricola che le aziende pagano. Un provvedimento che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto IMU e IRAP, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. È ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo».
Anticipazioni confermate dal ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina:
«Abbiamo tagliato oltre 1,3 mld di euro di tasse per gli agricoltori in 2 anni, cancellando IRAP e IMU sui terreni. Nella prossima Legge di Bilancio abbatteremo ai fini IRPEF le rendite catastali dei terreni agricoli per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Dopo l’abolizione di IMU e IRAP con questo intervento realizziamo la più grande operazione di sgravio fiscale per l’agricoltura mai fatto in Italia».
=> Legge di Stabilità 2017
Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta ha spiegato che, seguendo il modello dell’IRES, il piano per una riduzione dell’IRPEF verrà spalmato su tre anni a partire dal 2018.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, per il quale la cancellazione dell’IRPEF agricola:
«Riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune, oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale». Questo intervento «restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, nel secondo trimestre 2016 sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi».