L’adesione alla procedura di voluntary disclosure, prevista dalla legge 186/2014, si è chiusa a fine novembre 2015. Entro fine 2016, dovrebbe terminare l’esame delle pratiche all’attenzione del Fisco e, parimenti, dovrebbe prendere corpo il rinnovo della procedura volontaria per l’emersione di capitali illegalmente detenuti, senza necessariamente inserirla nella prossima Legge di Bilancio (Stabilità 2017) ma anche in un provvedimento separato.
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A preannunciare la riapertura del programma di voluntary disclosure è stato il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: il Governo si aspetta per l’edizione 2017 della procedura di collaborazione volontaria numeri in linea con quelli della prima, con benefici significativi tanto per l’Erario quanto per i contribuenti compliant.
Si tratta in particolare di circa 4 miliardi di euro, un gettito ben superiore alle aspettative: il MEF ha infatti reso noto che il gettito riferibile alle istanze presentate è, in una prima valutazione, corrispondente a euro 3.834.306.000, al netto degli interessi. Tuttavia, poiché l’integrazione dell’istanza e la documentazione potranno essere presentate entro fine anno, solo allora verrà pubblicato il gettito definitivo.
In merito, Padoan dichiara:
«Stiamo studiando i meccanismi per un nuovo rientro dall’estero. Molti capitali sono già rientrati, mi accontenterei di una frazione della cifra già recuperata, spero di poter recuperare un po’ meno di 4 miliardi».
La riapertura andrebbe a coprire anche l’anno d’imposta 2014 e la misura potrebbe essere inserita nel cosiddetto progetto “Casa Italia”, il decreto legge contenente le misure per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma che ha visto coinvolto il centro Italia lo scorso agosto 2016.