La mancata adozione del decreto bis sulle semplificazioni fiscali e la sempre più pressante richiesta di informazioni documentali da parte del Fisco stanno aggravando in modo significativo il carico di lavoro dei commercialisti, che si rivolgono alle associazioni di categoria. perchè all’orizzonte si profila un rischio per il 2016 è forte: scadenze non interrotte nemmeno nel mese di agosto e nessuna pausa estiva.
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Sono numerose le richieste di chiarimenti e informazioni che l’Agenzia delle Entrate sta inviando a cittadini e imprese al fine di verificare particolari posizioni contributive.
Con queste premesse, il presidente del CNDCEC Gerardo Longobardi ha recentemente inviato una lettera al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, nella quale sprona a nome di tutta la categoria la sospensione feriale dei termini a carico dei contribuenti.
Nello specifico, in questo clima di disagio, Lomgobardi scrive:
“Il perpetuarsi di tale situazione negli ultimi anni ha spinto il Consiglio Nazionale dei Commercialisti a proporre, nell’ambito del Tavolo tecnico per le semplificazioni fiscali istituito presso il MEF, l’introduzione di una norma che prevedesse, a regime, la sospensione feriale dei termini a carico dei contribuenti per rispondere a richieste di informazioni e documenti, questionari, inviti a comparire e simili, da parte dell’Amministrazione finanziaria”.
Tuttavia tale norma, che doveva già essere a regime, è in realtà confluita nel decreto correttivo del D.Lgs. n. 175/2014 sulle semplificazioni fiscali, per poi rimanervi bloccata, pertanto non sarà emessa e non consentirà la pausa estiva, a meno di ulteriori soluzioni.
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A questo punto, la proposta dei commercialisti è quella di mettere in cantiere immediatamente un provvedimento:
“Che, analogamente a quanto previsto lo scorso anno, disponga lo slittamento a fine settembre del termine per rispondere alle richieste di documentazione relative al controllo formale delle dichiarazioni, ricevute dai contribuenti nel corrente mese di luglio”.