Parte il piano “Cartella Amica” Equitalia: dal primo luglio scattano le prime 330mila cartelle esattoriali precompilate con la proposta di rateazione del debito in “comode” rate da 50 euro: chi sceglie di aderire, firma il modulo e lo rispedisce all’agente della riscossione. L’operazione – che riguarda solo debiti fino a 50mila euro – si colloca nella strategia di compliance fiscale messa in atto da Equitalia e promossa dal direttore Ernesto Maria Ruffini, sperimentata prima in alcune città piulota come Varese, Firenze e Lecce, ora estesa a tutto il territorio italiano.
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Quelle che stanno arrivando a 330mila contribuenti sono vere e proprie cartelle esattoriali, che permettono senza nessun adempimento ulteriore, la possibilità di rateizzare le somme a ruolo. Circa 90mila di queste cartelle di pagamento, secondo le indiscrezioni, riguardano contribuenti delle grandi metropoli (Roma, Milano, Napoli).
Cartella Amica Equitalia prevede che il contribuente possa scegliere il piano di rateazione fra quelli proposti, che vanno da 12 rate (un anno) a 72 rate (sei anni). Il contribuente, in base al debito fiscale, può stabilire importo della rata e durata del piano di restituzione. Prevista una rata minima da 50 euro (novità 2016).
Esempio: cartella esattoriale da 2mila euro. Il contribuente può scegliere un piano di 40 rate da 50 euro, oppure estinguere il debito in un solo anno, con un piano da 12 rate da 167 euro. Attenzione: l’esempio è puramente teorico, utile a capire il meccanismo, ma non tiene conto degli interessi che si pagano sul piano di ammortamento e degli oneri di riscossione.
Il contribuente che riceve la cartella e aderisce a un piano di rateazione, deve firmare il modulo e consegnarlo a uno sportello Equitalia oppure inviarlo via PEC (posta elettronica certificata) o posta ordinaria con raccomandata. La procedura è quindi molto snella e consente l’accesso alla rateazione senza ulteriori pratiche burocratiche.
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L’obiettivo di Equitalia è di stimolare uno strumento, la rateazione, che nel 2015 ha consentito un aumento di gettito dell’11%. Su 8,2 miliardi riscossi, circa la metà sono rappresentati da pagamenti a rate, che consentono al contribuente di mettersi in regola in modo compatibile con la propria situazione economica e senza complicazioni burocratiche.