Il canone RAI dovrà essere pagato dai contribuenti all’interno della bolletta elettrica, a partire dal mese di luglio. Soprattutto in questa fase iniziale, l’obiettivo è quello di ridurre al minimo il numero di errori presenti nelle fatture consegnate ai cittadini, per evitare che l’iniziativa possa rivelarsi un problema per le stesse società fornitrici di energia. Per questo, contestualmente al consueto lavoro di emissione delle bollette, le aziende stanno realizzando i primi controlli incrociati, basati sulle liste di utenti raccolte e inviate da Acquirente Unico.
=> Canone RAI 2016 in bolletta: novità e chiarimenti
Il risultato delle prime analisi suggerisce la necessità di raffinare ancora i processi, poiché gli errori riscontrati si avvicinano all’1,5%rispetto al totale del campione preso in considerazione.
Nello specifico, le aziende erogatrici hanno incontrato tutta una serie di casistiche per cui un dato nominativo non sarebbe dovuto essere presente all’interno della lista. Ad esempio, nel caso in cui il soggetto ha presentato la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo, oppure nomi di clienti migrati verso altri gestori, oppure ancora nominativi errati.
=> Esenzione canone RAI dopo scadenza: cosa fare
A questi, si aggiungono anche altri casi “curiosi”, come nominativi di persone decedute che, per ovvi motivi, non dovevano essere ricompresi all’interno delle liste inviate alle aziende e per i quali in realtà si apre una più complessa procedura che interessa gli eredi. A tal fine, ricordiamo che la TV di Stato ha predisposto una serie di FAQ nonché diversi esempi di esonero dal pagamento del canone RAI, con relativa procedura: dichiarazione sostituiva, voltura d’ufficio, rimborso, ecc.
=> Speciale Canone RAI
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha fornito, in una circolare riepilogativa, tutte le indicazioni sugli utenti chiamati al pagamento della tassa e sugli importi precisi da versare.