In vista del primo addebito del Canone RAI in bolletta a luglio, sono 817mila le dichiarazioni inviate ai fini dell’esenzione, di cui 220mila per via telematica. Le cifre sono state fornite da Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, in audizione alla Camera. Il Fisco, ha spiegato la Orlandi, sta dunque inviando all’Acquirente Unico tali informazioni per predisporre le bollette che conterranno la voce di pagamento del Canone RAI agli intestatati dei contratti di fornitura elettrica domestica. Tra le informazioni trasmesse, anche tutti i dati di coloro che non hanno presentato domanda di esenzione e non ricadono sotto tipologie esenti, in modo che alle società elettriche vengano trasmessi i dati in tempo per l’invio delle prime rate con la bolletta di luglio.
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L’Agenzia delle Entrate ha adottato criteri flessibili per la selezione delle domande di esenzione: sono state accettate anche quelle inviate prima del 24 marzo, data di pubblicazione del provvedimento delle Entrate contenente indicazioni operative e modulistica, mettendo così a tacere i timori dei consumatori che non hanno utilizzato il modello standard.
Non solo, a quanto dichiarato, sono state approvate:
«anche le dichiarazioni arrivate nei giorni immediatamente successivi» (al termine del 16 maggio, ndr).
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Casistica esenzione
La procedura messa in pratica dovrebbe evitare l’invio del Canone RAI in bolletta non solo a coloro che hanno validamente presentato entro il 16 maggio la dichiarazione di non possesso, ma anche ad altre categorie di contribuenti che non sono tenuti al pagamento dell’abbonamento TV. Per esempio: il canone non viene addebitato su utenze residenziali di seconde e terze case, ai contribuenti che hanno dichiarato che l’abbonamento è addebitato ad altri componenti della famiglia, a coloro che hanno già effettuato un pagamento per il 2016 con le precedenti modalità, che lo versano mediante addebito sulla pensione, o che sono esentati dal pagamento.
Richieste tardive
Per le richieste presentate nel periodo 16 maggio – 30 giugno è previsto il pagamento del primo semestre, con esenzione per il periodo luglio-dicembre 2016. Significa che la bolletta di luglio conterrà le prime sei rate del Canone RAI, da gennaio a giugno, mentre poi scatterà l’esenzione nel secondo semestre.
Nel caso in cui la domanda arrivi per via telematica, anche se inviata negli ultimi giorni utili, la procedura garantisce l’applicazione già con la bolletta di luglio, nella quale non ci saranno eventuali quote relative al secondo semestre. Se però il contribuente invia la domanda tramite il servizio postale, non ci sono i tempi tecnici per stornare la voce nelle bollette di luglio: in questo caso, il contribuente rischia di pagare quote di Canone RAI non dovute. Quindi, non solo dovrà pagare una cifra più alta comprensiva di una o due rate del secondo semestre, ma poi dovrà anche deve attivare la specifica procedura di rimborso rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate.
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Nessuna indicazione ufficiale, infine, sugli eventuali controlli ai contribuenti che hanno dichiarato di non possedere il televisore.