Roma vanta il triste primato di Comune con il più alto tasso di imposte sulle imprese, tanto che nel 2016 – tra gennaio e giugno – PMI, artigiani e commercianti hanno lavorato esclusivamente per pagare le tasse. Una situazione che non è destinata a cambiare almeno fino al 18 settembre, caratterizzata da un ingente peso del fisco sugli imprenditori.
=> Imprese romane tassate e beffate
Da Cna arriva quindi una richiesta diretta ai Candidati Sindaco, iniziativa che prevede il taglio delle imposte locali. Roma, infatti, si colloca dietro Reggio Calabria e Bologna nella classifica delle città dove si pagano più tasse, basti pensare che la tariffa dei rifiuti fa sborsare 2mila euro l’anno.
«La tassa sui rifiuti rappresenta un paradosso – afferma Lorenzo Tagliavanti, Direttore Cna di Roma -. Le imprese produttive sono costrette a pagare due volte per lo stesso servizio: l’Ama per lo smaltimento e le società private per i rifiuti speciali, ci pare davvero un assurdo. Si devono abbassare le tasse per le piccole imprese perché bisogna dare spinta per creare posti di lavoro e ricchezza. La nostra città è la terza in Italia per tassazione nazionale e locale e se da una parte è un peso enorme, dall’altra non si ha la percezione di ricevere servizi. Questo grande divario è anche uno dei motivi della disaffezione dei cittadini nei confronti della politica».