Pagare a rate le somme iscritte a ruolo ed estendere la rateizzazione Equitalia ai piani scaduti: sono le proposte di una risoluzione presentata in commissione Finanze alla Camera per stimolare il Governo verso nuove misure di semplificazione per i contribuenti che ricevono cartelle esattoriali. In particolare, si chiede d potenziare quanto previsto nella delega fiscale (Dgs 159/2015) sul fronte Equitalia. In generale, nel presentare la risoluzione, Michele Pelillo (Pd) ha sottolineato come gli stessi vertici Equitalia abbiano riferito:
« gli effetti positivi della disciplina in materia di rateizzazione degli obblighi tributari», meccanismo che «va incontro alle esigenze di un amplissimo numero di contribuenti» con il vantaggio di aumentare il gettito (+11% nel 2015).
A favore di nuove possibilità di rateazione si è espresso lo stesso A.D. di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, annunciando una nuova misura che consentirà di pagare rate di 50 euro al mese, più basse delle attuali (che sono pari a 100 euro).
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Nel dettaglio della risoluzione, si chiede di consentire ai contribuenti decaduti da precedenti piani di accedere a una nuova rateazione. Provvedimenti in questo senso ce ne sono stati due a fine 2015: uno contenuto nel sopra citato decreto attuativo della Riforma Fiscale, l’altro nella Legge di Stabilità. In entrambi i casi, sono stati previsti paletti temporali precisi.
La rateazione bis prevista dalla Legge di Stabilità, fra l’altro, è ancora valida: per accedere bisogna pagare l’ultima rata scaduta entro il 31 maggio 2016. Il piano di rateazione, però, deve essere stipulato fra il 15 ottobre 2012 e il 15 ottobre 2015.
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Tornando alla risoluzione in commissione Finanze, c’è poi la richiesta di rendere permanente per le imprese la compensazione tra debiti e crediti tributari maturati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, applicandola a somme di qualunque import iscritte a ruolo, indipendentemente dalla data di notifica della cartella di pagamento.
Infine, viene sottolineata l’esigenza di semplificare e rendere più chiaro e collaborativo il rapporto tra Fisco e contribuente, proseguendo sulla strada della compliance fiscale.