Il Fisco ufficializza l’attesa proroga sul patent box, ci sarà un mese di più per l’invio della documentazione per avvalersi del beneficio fiscale sui brevetti già dal 2015, con uno slittamento del termine a fine maggio: lo comunica l’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 23 marzo 2016, che contiene la proroga di un mese rispetto all’attuale scadenza fissata a fine aprile. In pratica, i contribuenti che entro il 31 dicembre scorso hanno presentato domanda per il patent box, la detassazione dei redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali (brevetti, marchi e via dicendo), hanno tempo fino alla fine di maggio per presentare l’ulteriore documentazione richiesta.
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Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del dicembre scorso prevedeva la presentazione di un’istanza per l’accesso alla procedura di ruling entro il 31 dicembre, con la possibilità poi di integrarla entro i successivi 120 giorni. Quindi, entro fine aprile appunto. La proroga sposta il termine a 150 giorni, quindi a fine maggio.
Il patent box, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (comma 39, articolo 1, legge 190/2014), è diventato operativo dopo la circolare operativa del ministero del luglio 2015. Lo schema di comunicazione da utilizzare per la domanda è stato pubblicato a novembre dall’Agenzia delle Entrate, e si utilizza anche in questo 2016, mentre dal 2017 l’opzione verrà esercitata direttamente in dichiarazione dei redditi.
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L’agevolazione fiscale sui brevetti consiste in una detassazione IRES, IRPEF e IRAP sui redditi da uso diretto o in concessione a terzi sui beni immateriali, con una percentuale di esenzine che cambia a seconda dell’anno fiscale di riferimento, in base alla seguente tabella:
- 30% nel 2015;
- 40% nel 2016;
- 50% dal 2017.
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La domanda presentata in dicembre conteneva sostanzialmente le indicazioni relative all’impresa che esercita l’opzione, con l’indicazione dei relativi periodi d’imposta. Entro fine maggio bisogna invece produrre la documentazione integrativa, fornendo rappresentazione analitica dei beni dal cui utilizzo deriva la quota di reddito agevolabile: bisogna indicare metodi e criteri di calcolo del reddito d’impresa o della perdita derivante dall’utilizzo dei beni oggetto dell’opzione, le ragioni alla base della selezione di tali metodi e criteri. Se carente degli elementi essenziali, l’istanza verrà rigettata, entro 30 giorni (180 giorni se presentata entro il 30 giugno 2016). Sono semplificati gli adempimenti per le PMI, che non hanno l’obbligo di illustrare metodi e criteri di calcolo. (Fonte: Agenzia delle Entrate)