I contribuenti che hanno aderito alla voluntary disclosure (legge 186/2014) e che hanno scelto di pagare quanto dovuto a rate, dovranno versare anche gli interessi al saggio legale, anche se a essere dilazionate sono le sole sanzioni da quadro RW. A precisarlo è la Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate in una nota interna indirizzata alle diverse Direzioni territoriali per la lavorazione delle pratiche di collaborazione volontaria.
=> Voluntary Disclosure: chiarimenti per l’istruttoria
Con la stessa comunicazione sono state fornite anche le linee guida per la corretta qualificazione delle diverse tipologie di redditi finanziari e immobiliari transfrontalieri ed i controlli preliminari alla liquidazione delle istanze da effettuare (una sorta di checklist).
=> Voluntary disclosure: le nuove disposizioni
Particolare attenzione viene posta sul waiver prodotto dai contribuenti che hanno deciso di mantenere i capitali regolarizzati all’estero, in Paesi che non consentono un adeguato scambio di informazioni. Si tratta di un modello, predisposto dal Fisco in due versioni uno generale e uno per la Svizzera, tramite il quale si autorizza l’intermediario finanziario estero all’invio al nostro Fisco di dati e informazioni riguardanti le attività oggetto della voluntary disclosure.
=> Voluntary disclosure con il modello waiver svizzero
L’obiettivo della nota della Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate è fare in modo che tutti gli uffici del Fisco si comportino allo stesso modo, ma anche di velocizzare le pratiche, considerando che le circa 130 mila istanze di voluntary disclosure presentate dai contribuenti al Fisco devono essere smaltite dall’Agenzia delle Entrate entro dicembre 2016.