Ha aperto le porte ad un Fisco amico l’uscita di Attilio Befera e l’ingresso di Rossella Orlandi a capo dell’Agenzia delle Entrate. Il nuovo direttore promette però il pugno di ferro nei confronti di chi non collabora aderendo alla compliance e viene trovato inadempiente mediante accertamenti fiscali. Dunque un Fisco sì amico, ma anche intransigente verso chi, realmente e volontariamente, commette evasione fiscale.
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A dichiararlo è stata la stessa Orlandi, presentando i risultati 2015 e le strategie per il 2016 della lotta all’evasione fiscale. Lo scorso anno sono stati 14,9 i miliardi di euro recuperati:
«Si tratta di un dato record dopo quello del 2014 di 14,2 miliardi». «Chi non ha risposto alla compliance conoscerà il lato oscuro dell’Agenzia. Il 2015 entrerà negli annali dell’Agenzia per gli inviti al dialogo prima di ogni controllo, per le innovazioni che abbiamo sopportato e sostenuto, per il contrasto all’evasione. Questi sono risultati ottenuti grazie ai 40.000 colleghi e al loro attaccamento e alle doti umane che ci consentono di guardare con fiducia al futuro».
Lo scorso anno sono inoltre stati restituiti oltre 16 miliardi di rimborsi a cittadini e imprese, una cifra superiore di 3 miliardi rispetto a quanto erogato nell’anno precedente.
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Con riferimento alle strategie 2016, solo dalle istanze relative alla voluntary disclosure si prevede l’emissione di circa 500.000 accertamenti entro la fine del 2016. In più Orlandi preannuncia:
«Taglieremo 41 milioni di euro di spesa per locazione nei prossimi anni. Questa revisione della spesa ci costerà fatica ma ce la faremo».