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Prima casa di lusso senza esenzione IMU

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 22 Ottobre 2015
Aggiornato 29 Ottobre 2015 11:34

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IMU prima casa da versare per abitazioni signorili, ville e castelli: rivisto il testa della Legge di Stabilità 2016, in cui trova conferma l'obbligo di versamento dell'imposta per gli immobili di lusso.

Dietrofront del Governo sull’esenzione IMU per le prime case di lusso: gli immobili di categoria catastale A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli) continueranno a dover versare l’imposta municipale unica, diversamente da quanto inizialmente previsto nelle prime bozze della Legge di Stabilità e dichiarato dal premier Matteo Renzi e da altri esponenti del Governo. Questi avevano infatti ampiamente annunciato l’abolizione delle tasse sulle prime case senza eccezioni di sorta in ragione del loro classamento catastale o di altri parametri.

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La misura contenuta nella Legge di Stabilità ha tuttavia creato non poche polemiche da parte di quanti denunciavano l‘iniquità del provvedimento, che avrebbe avvantaggiato i proprietari di case di lusso con sconti che in alcuni casi sarebbero potuti arrivare anche a 98 mila euro.

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E ancora una volta le spiegazioni di Renzi arrivano su un social network: dopo aver spiegato la Legge di Stabilità tramite tweet su Twitter, il Premier alla vigilia della presentazione ufficiale della manovra in Parlamento annuncia su Facebook che le categorie catastali A1, A8, A9 avranno lo stesso trattamento della misura del 2008 (quando c’era ancora l’ICI).

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Sulla pagina Facebook ufficiale di Matteo Renzi, in merito alle misure per il taglio delle tasse sugli immobili contenute nella Legge di Stabilità, si legge:

“A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze:
  1. noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l’ICI cambiandole soltanto il nome in IMU;
  2. noi non faremo pagare il conto ai Comuni della differenza. I sindaci possono essere molto felici di questa legge di stabilità: è pensata per loro e per i cittadini normali. Quelli che tirano avanti la carretta ogni giorno.

La norma è la stessa anche sulla questione dei castelli che dunque – a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato – pagheranno (come per abolizione ICI del 2008). Ironia della sorte: i castelli furono parzialmente esentati dai Governi successivi, anche di centrosinistra, perché considerate residenze storiche, ma le categorie catastali A1, A8, A9 avranno lo stesso trattamento della misura del 2008”.

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