Detrazione figli a carico: importi e novità 2025

L’importo della detrazione per figli a carico su una rendita INAIL per infortunio dipende dal reddito complessivo e dalle detrazioni fiscali applicabili ed è applicata in dichiarazione dei redditi, senza il coinvolgimento dell’Ente Nazione per gli Infortuni sul Lavoro.

Le rendite per infortunio INAIL, infatti, non sono considerate nel reddito complessivo per il calcolo delle detrazioni ordinarie (art. 13, D.P.R. n. 917/1986, TUIR), ma possono influire in altri casi. Con una rendita mensile di 470 euro (circa 5.640 euro annui), se non ci sono altre fonti di reddito, ad oggi può spettare una detrazione completa, intorno a 950–1.220 euro per figlio, regolata secondo l’art. 12 del TUIR.

Nel 2025 ci sarà però una più ampia riforma delle detrazioni fiscali, comprese quelle per figli a carico, che terrà in considerazione sia il reddito familaire complessivo sia il quoziente familiare.

Inoltre, i figli saranno considerati fiscalmente a carico soltanto fino al compimento dei30 anni. Fanno eccezione i figli  on disabilità accertata, per i quali l’agevolazione spetta indipendentemente dall’età.

Non solo: c’è anche una novità specifica che riguarda i cittadini extracomunitari.

Nel 2024, i possono ancora richiedere la detrazione per i figli a carico anche se questi non risiedono in Italia, fornendo documentazione specifica che attesti il legame familiare e la mancanza di agevolazioni equivalenti nel Paese d’origine. Dal 2025, invece, nella bozza della Legge di Bilancio questa detrazione sparisce laddove i figli a carico risiedano nel paese di origine e non in Italia.

Per quanto riguarda la rendita INAIL, invece, può spettare una quota integrativa del 5% dell’importo base al coniuge e ai figli fino a 18° anni, fino a 21 se studiano, fino a 26 anni se sono universitari conviventi e se sono maggiorenni inabili al lavoro.

Risposta di Anna Fabi