Non potendo cedere il credito da Superbonus, posso usarlo solo come detrazione IRPEF o anche in compensazione tramite F24 di IMU, oneri previdenziali e debiti tributari?
Il Superbonus e gli bonus edilizi sono oggi esclusivamente detrazioni IRPEF, da utilizzare come tali. Non è possibile utilizzare il credito in compensazione per pagare tributi come l’IMU o i contributi previdenziali.
L’unica opzione per le persone fisiche è la detrazione pluriennale in dichiarazione dei redditi, con quote di pari importo ripartite in 4 anni se si tratta di Superbonus ed in 10 anni se si tratta di ristrutturazioni o riqualificazioni energetiche che non rientrano nell’ex 110 (nel 2024 sceso al 70%).
La compensazione è possibile nel caso dei crediti edilizi acquistati o risultanti da sconto in fattura, strumenti ormai del tutto aboliti: dopo la stretta introdotta dal DL 11/2023, è intervenuto nelle scorse settimane il DL 39/2024 che ha escluso anche le fattispecie per le quali la cessione del credito e sconto in fattura erano ammesse in deroga.
Lo sconto in fattura e la cessione del credito restano validi solo per interventi per i quali, al 30 marzo 2024 risultavano fatture di spesa già sostenute a fronte di lavori già avviati; mini-deroghe anche per interventi nel cratere sismico del Centro-Italia
Lo stesso decreto ha introdotto anche una nuova stretta sulla possibilità di utilizzare i crediti edilizi in compensazione, bloccandoli a fronte di debiti fiscali superiori a 10mila euro.
=> Bonus Edilizi sospesi dal 1° luglio con debiti fiscali
In ultima analisi, per chi ha effettuato lavori edilizi e non ha potuto cedere il credito, resta consentita la sola detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz