Il condominio può detrarre una spesa effettuata nel 2023 (impianto fognario, con progetto da parte dell’ingegnere incaricato) con la dichiarazione dei redditi del 2025 (che riporterà il resto della spesa)?
La detrazione edilizia, singola o di condominio, va comunque ripartita in dieci quote annuali di pari importo con diritto alla fruizione nel solo anno d’imposta di riferimento.
Se il contribuente non ha capienza fiscale, o se il condominio non presenta tutta la documentazione necessaria per sfruttare da subito lo sgravio IRPEF, poi non potrà riportare la differenza di credito non utilizzata sull’anno successivo. Così come non può far slittare da un anno all’altra l’intera quota di detrazione spettante.
Il mancato utilizzo dell’agevolazione fiscale in un determinato anno, comunque, non fa perdere il diritto all’agevolazione negli anni successivi.
Nel caso da lei esposto, pertanto è possibile utilizzare la detrazione nel 2025 ma solo in relazione alla quota annuale spettante, senza poter cumulare le quote eventualmente non fruite nel 2024 in relazione al periodo d’imposta 2023.
L’eventuale parte residua della quota annua detraibile non utilizzata (ad esempio, per mancanza di capienza fiscale) non è recuperabile in alcun modo, quindi non può essere chiesta a rimborso né conteggiata in diminuzione dell’imposta dovuta per l’anno successivo.
In linea generale, il contribuente che, pur avendone diritto, non ha usufruito dell’agevolazione in uno o più anni (ad esempio, per incapienza o perché esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi), nei successivi periodi d’imposta può beneficiare della detrazione per la rata corrispondente.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz