Per la detrazione delle vetrate VEPA, quali indicazioni di legge e caratteristiche tecniche bisogna inserire nel bonifico e in fattura?
Per la detrazione al 50% in 10 anni di vetrate panoramiche amovibili installate sui balconi (con Bonus Ristrutturazione/Casa) serve prima di tutto la conferma delle caratteristiche tecniche e le classi di appartenenza del vetro utilizzato, fornite dal venditore/installatore e riportate sia nella Dichiarazione di Prestazione sia nella fattura.
Se le VEPA scelte sono anti-sfondamento (certificato), possono rientrare nella fattispecie di Bonus Sicurezza, sempre nell’ambito della detrazione al 50% su un tetto massimo di spesa di 96mila euro.
Ad aprire una possibilità in questo senso è stata la risposta ad un interpello fornita dall’Agenzia delle Entrate. Certamente si tratta di una forzatura, nel senso che di norma per le VePA non si usano vetri antisfondamento, che richiedono una struttura portante più solida. Ma su questo punto deve essere la ditta a farsi carico della fattibilità del progetto e della relativa documentazione. Anche ai fini della chiara indicazione della struttura come VEPA e non come veranda con telai di ben altra natura.
Fatta questa premessa tecnica, almeno dal punto di vista fiscale le vetrate panoramiche amovibili caratterizzate come le ammette l’Agenzia delle Entrare possono dunque rientrare tra gli “Interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici”, così come previsto dal TUIR che, all’articolo 16 bis, comma 1 lettera f, infatti, cita i lavori “relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”.
Nel documento che fattura le VEPA va anche inserita in questo caso la dicitura: Fornitura e posa di manufatti con caratteristiche idonee alla prevenzione del rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi (articolo 16-bis del DPR 917/1986 e s.m.i).
La normativa di riferimento, sempre da riportare in fattura, è la seguente: Interpello n. 906–209/2022 Articolo 11, comma 1, lett.a, legge 27 luglio 2000, n.212 B C). La causale è: BONUS CASA (sarebbe il Bonus Ristrutturazioni)
Per il bonifico parlante il riferimento è il medesimo.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi