L’anno scorso ho sostituito l’impianto di condizionamento con uno a pompa di calore. Nel documento trasmesso all’Enea il venditore ha indicato nel bonifico la detrazione per ristrutturazione: ho diritto al Bonus Mobili? Il commercialista dice di no.
Se per la sostituzione della caldaia o del condizionatore ha applicato il Bonus Ristrutturazione al 50% può utilizzare anche il Bonus Mobili, ma se l’intervento è stato considerato una riqualificazione energetica agevolata al 65% allora non c’è diritto alla ulteriore detrazione.
Un documento utile per approfondire questo incentivo è la Guida al Bonus Mobili dell’Agenzia delle Entrate.
Il riferimento normativo è l’articolo 16 del dl 63/2013, a più riprese prorogato e modificato. Da ultimo, con la Legge di Bilancio 2024, in base alla quale il Bonus Mobili quest’anno spetta fino a un tetto di spesa di 5mila euro, dai precedenti 8mila euro, con aliquota che invece resta al 10%.
Il requisito primario è che la ristrutturazione agevolata sia quella al 50% per recupero del patrimonio edilizio, e la seconda è la data di acquisto dei mobili che deve essere successiva all’avvio dei lavori.
Tali acquisti di arredi o elettrodomestici devono infine dunque destinati a un’unità immobiliare oggetto di ristrutturazione edilizia. Non ci sono limitazioni alla tipologia di ristrutturazione e non è nemmeno previsto che gli arredi siano destinati alle stanze su cui sono intervenute le ristrutturazioni.
Quindi basterebbe anche l’acquisto della nuova caldaia. La cosa importante è che si utilizzi il Bonus Ristrutturazioni al 50% e non quello per la riqualificazione energetica. Perché, come indicano anche le FAQ dell’Agenzia delle Entrate, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65% non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz