Mi può spiegare con un esempio come viene ripartita la cedolare secca da pagare tra novembre e giugno? Quel che so è che a novembre si paga il 60% e a giugno il 40% ma ho un dubbio: si pagano acconto e saldo dell’anno in corso o per quello successivo?
Le due scadenze di novembre e giugno per la cedolare secca si riferiscono all’acconto (con versamento unico o prima rata) per l’anno in corso e alla seconda rata dell’acconto più il saldo dell’anno precedente.
Come e quando si pagano le rate della cedolare secca
Come lei giustamente rileva, le due rate sono così suddivise:
- 30 giugno (40% della prima rata di acconto + saldo anno precedente)
- 30 novembre (60% della seconda rata di acconto o unico versamento)
È possibile versare la prima rata entro il 31 luglio pagando una maggiorazione dello 0,4%. Forfettari e soggetti anche applicano gli ISA pagano i due acconti calcolati entrambi al 50%.
L’imposta in acconto (che si calcola nella misura del 100% dell’imposta dovuta per l’anno precedente) si divide in due rate a meno che non sia inferiore a 257,52 euro, nel qual caso si paga acconto unico a novembre.
Inoltre, il pagamento dell’acconto va eseguito solo se la cedolare per l’anno precedente supera i 51,65 euro.
NB: l’acconto non si paga nel primo anno di esercizio dell’opzione per la cedolare secca, poiché manca la base imponibile di riferimento, cioè l’imposta sostitutiva dovuta per il periodo precedente.
Acconto cedolare secca
- un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro:
- la prima del 40% entro il 30 giugno;
- la seconda del 60%, entro il 30 novembre.
Saldo cedolare secca
- entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.
In conclusione, in considerazione del fatto che il contribuente non può ancora sapere quale sarà l’imposta definitiva, non avendo ancora l’incasso dell’intero anno, a novembre si paga un acconto calcolato prendendo a riferimento l’imposta dell’anno precedente ed a giugno si paga l’eventuale seconda rata dell’acconto assieme al saldo.
Codici tributo in F24 per la cedolare secca
Per il versamento della cedolare secca con modello F24, vanno utilizzati i seguenti codici tributo:
- 1840: Cedolare secca locazioni – acconto prima rata;
- 1841: Cedolare secca locazioni – acconto seconda rata o unica soluzione;
- 1842: Cedolare secca locazioni – saldo.
La cedolare secca è inoltre compensabile con le regole ordinarie.
NB: i redditi da cedolare secca si indicano in dichiarazione dei redditi al 100% (rilevano ai fini ISEE ma non fanno imponibile IRPEF, in quanto tassati e pagati a parte); chi invece sceglie di pagare le tasse ordinarie sul canone di locazione senza la cedolare secca (ovvero in regime IRPEF) delle allora indicare nel modello dichiarativo il 95% dell’affitto riscosso nel caso di contratti a canone libero.
Calcolo rate saldo e acconto cedolare secca: esempi pratici
Le faccio un primo esempio di saldo e acconto. Mettiamo che la cedolare secca dovuta per il 2023 sia pari a 1.500 euro come importo definitivo, calcolato sull’intero fatturato e che ne 2023 lei abbia già versato 1200 euro a titolo di acconto.
- Nel 2024 dovrà pagare 1.500 euro come 2024 più 300 euro come saldo 2023, quindi 1.800 euro in tutto.
- La rata di giugno 2024 sarà di 720 euro (il 40% dell’acconto) mentre quella di novembre di 1.080 euro (il 60%).
Facciamo un secondo esempio di calcolo rate di acconto: con un contratto di locazione con cedolare secca al 21% e canone annuo di 14.000 euro nell’anno precedente, gli acconti si calcolano così:
- cedolare secca anno precedente pari al 21% di 14mila euro = 2940 euro
- primo acconto pari al 40% di 2940 euro = 1176 euro entro il 30 giugno con il codice tributo 1840;
- secondo acconto pari al 60% di 2940 euro = 1764 euro entro il 30 novembre con il codice tributo 1841.
- saldo anno precedente: pari al conguaglio su quanto dovuto per l’intero anno precedente applicando l’aliquota secca, al netto di quanto già versato in acconto.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi