Sono dipendente con reddito superiore ai 30.000 euro. Intendo dare le dimissioni (ho un termine di preavviso di 2 mesi) per cui il contratto di lavoro finirà nel 2024. E’ vero che non posso aderire al regime forfettario nel corso del 2024?
Lei potrà accedere al regime forfettario a partire dal 2025 perché l’applicazione dipende dal reddito dell’anno precedente.
Chi aveva un reddito da lavoro dipendente superiore a 30mila euro è escluso dalla flat tax al 15% e, in caso di dimissioni intervenute in corso d’anno, anche se di fatto il rapporto di lavoro è cessato la causa di esclusione non opera per l’anno d’imposta in corso.
L’Agenzia delle Entrate specifica che le dimissioni devono essere intervenute nell’anno d’imposta precedente a quello in cui si applica il regime forfetario.
Le riassumo le norme di riferimento.
Il comma 111 della legge 208/2015 esclude dalla flat tax coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, eccedenti l’importo di 30mila euro. Aggiunge anche che «la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato».
In effetti, questa formulazione potrebbe far ritenere che la cessazione del rapporto di lavoro comporti in ogni caso l’irrilevanza del superamento dei 30mila euro. Se così fosse, lei potrebbe accedere a questa forma di tassazione agevolata già dal 2024.
La Circolare 10/E però chiarisce che i limite dei 30mila euro «non opera se il rapporto di lavoro dipendente è cessato nel corso dell’anno precedente», a meno che il contribuente non abbia in seguito intrapreso un nuovo lavoro dipendente. Per quanto riguarda la causa di esclusione relativa al reddito da lavoro dipendente:
rilevano solo le cessazioni del rapporto di lavoro intervenute nell’anno precedente a quello di applicazione del regime forfetario.
Ora, questa interpretazione esclude che lei possa applicare la flat tax già nel 2024, perché il suo rapporto di lavoro dipendente non si è interrotto nel 2023 (l’anno precedente). Potrà invece applicare il regime agevolato nel 2025, perché quest’anno sono intervenute le dimissioni (a meno che lei non firmi nel frattempo un nuovo contratto subordinato).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz