Ho letto che posso pagare il primo bollettino entro il 6 novembre per rientrare nella Rottamazione-quater, senza perdere il diritto alla definizione agevolata: ma come cambiano poi le altre date di pagamento se utilizzo i 5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza del 31 ottobre? Si conteggiano anche i festivi (come si sembra di capire)?
La tolleranza di cinque giorni si applica a tutte le scadenze della Rottamazione-quater.
Il motivo per cui la prima rata del 31 ottobre si può pagare entro il 6 novembre è che il 5 è domenica, quindi la scadenza slitta automaticamente al primo giorno lavorativo successivo ai cinque concessi, in questo caso lunedì 6 novembre.
La stessa regola si applica alle altre scadenze della Rottamazione 2023-2024 delle cartelle esattoriali (nell’ambito della “tregua fiscale”). Così come era avvenuto in passato per le vecchie rottamazioni (quelle della “pace fiscale”, per intenderci).
In pratica, se il quinto giorno successivo alla scadenza è un festivo, allora il termine slitta al giorno successivo. Se invece c’è una festività intermedia non rileva. A inizio novembre, per esempio, ci sono due giorni festivi, che però non vanno ad allungare il periodo cuscinetto.
La seconda rata per la Rottamazione-quater scadrebbe il 30 novembre. In questo caso, applicando i cinque giorni di tolleranza si arriva al 5 dicembre, che è martedì. Quindi, si può pagare entro il 5 dicembre senza perdere il beneficio previsto dalla definizione agevolata.
Il calendario prosegue poi con altre 16 rate di pari importo con cadenza trimestrale, da pagare entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. In tutti i casi, le festività rilevano solo se coincidono con il quinto giorno della finestra, facendo slittare il termine al giorno successivo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz