Se un lavoratore risiede in un determinato comune ma lavora in un altro, dove ha stipulato un contratto di affitto a canone libero, ha diritto alla detrazione fiscale per la locazione a prescindere dal reddito e dall’età?
Esiste un caso specifico di detrazione fiscale sull’affitto, fruibile direttamente in dichiarazione dei redditi, per i lavoratori dipendenti che si trasferiscono nel Comune nel quale lavorano, o in uno limitrofo.
Spetta esclusivamente ai dipendenti, mentre sono esclusi i parasubordinati e i titolari di contratti assimilati a quelli da dipendenti.
Bisogna trasferire la residenza e il Comune di provenienza deve essere ad almeno 100 chilometri di distanza.
Non ci sono paletti legati all’età, mentre invece il reddito rileva.
- Se è fino a 15mila 493,71 euro, la detrazione è pari a 991,60 euro.
- Se è compreso fra 15mila 493,71 e 30mila 987,41 euro, la detrazione è pari a 495,80 euro.
La detrazione spetta solo nei tre anni successivi al cambio di residenza. Ad esempio, se il trasferimento è avvenuto nel 2022, si può beneficiare della detrazione per gli anni d’imposta 2022, 2023 e 2024.
Il diritto alla detrazione si perde tuttavia qualora si cessi prima il rapporto di lavoro dipendente. Nelle istruzioni di compilazione del Modello 730, viene specificato che:
se il contribuente, nel corso del periodo di spettanza della detrazione, cessa di essere lavoratore dipendente, perde il diritto alla detrazione a partire dall’anno d’imposta successivo a quello nel quale non sussiste più tale qualifica.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz