Nel 1994 ho acquistato la prima casa dal costruttore con IVA al 4%. A gennaio 2023 ho venduto e acquistato altro immobile da destinare a prima abitazione. Dalla vendita del primo risultava un credito di imposta di € 4.338 (corrispondente all’IVA dell’acquisto), mentre l’imposta di registro per il nuovo ammontava a € 1.484. Pertanto, avanza un credito di imposta di €. 2.854. Deve essere rimborsato? Nel caso, in che modo?
L’agevolazione per l’acquisto di una nuova prima casa scatta se anche la vecchia abitazione era stata comprata con analoga agevolazione. In questo caso, spetta un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’IVA pagata per il primo acquisto.
Lei può utilizzare tale somma in diminuzione dell’IRPEF o in compensazione. In entrambi i casi, si esercita l’opzione in dichiarazione dei redditi.
In sede di compilazione della dichiarazione, lei può anche scegliere di utilizzare il rimborso fiscale per pagare altre imposte mediante compensazione nel modello F24. In alternativa, ha diritto alla diminuzione IRPEF dovuta.
A seconda della tipologia di Modello, però, cambiano le modalità e le tempistiche degli eventuali rimborsi fiscali.
- Se presenta il 730 tramite sostituto d’imposta, il rimborso fiscale arriva con la busta paga, a partire dal mese di luglio.
- Se presenta autonomamente il 730, deve indicare il suo IBAN e l’Agenzia delle Entrate effettuerà l’accredito della somma sul conto corrente entro fine marzo 2024). Se il contribuente non fornisce questa indicazione, il fisco procede al rimborso tramite titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane.
- Infine, se presenta la dichiarazione con il modello Redditi, deve comunque indicare l’IBAN e il rimborso le arriva sul conto corrente, ma con tempistiche più lunghe perché il Fisco impiega più tempo ad effettuare i controlli sulle dichiarazioni.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz