Nessuno parla dei privati che hanno dato fondo ai loro risparmi per la promessa del Superbonus. Le banche sono bloccate, cosa dobbiamo fare noi della parte eccedente la nostra capienza fiscale per non perdere al 31 marzo già la prima annualità (il 25%) del nostro credito?
Il rischio di perdere la prima annualità dell’agevolazione fiscale è molto concreto, proprio in considerazione del fatto che i crediti sono incagliati e quindi ci sono molti casi in cui non è possibile comunicare al fisco l’avvenuta cessione entro la scadenza prevista del 31 marzo.
In questo caso, come lei giustamente rileva, il contribuente deve necessariamente applicare la detrazione in dichiarazione dei redditi (nel senso che è l’unico modo per utilizzare l’agevolazione, non potendo cedere il credito). E può poi effettuare le cessioni sulle quote di detrazione degli anni successivi.
Certo, se non ha capienza fiscale per assorbire la prima quota di detrazione, che è pari al 25% (l’importo si divide in quattro rate annuali di pari importo), il contribuente sostanzialmente perde questa parte di agevolazione fiscale. Proprio a questo servono le opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito: consentire a chi non ha capienza fiscale di effettuare i lavori.
Attenzione: nell’ambito dell’iter della legge di conversione del decreto Superbonus, che ha bloccato la possibilità di cessione dei crediti dallo scorso 17 febbraio, il legislatore sta cercando soluzione proprio a questo problema della comunicazione entro il 31 marzo: si ipotizzano diverse soluzioni, nei prossimi giorni sarà più chiaro se e come il nodo verrà sciolto.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz