Sono un avvocato da poco in pensione. Nel 2022 come forfettario ho fatturato meno di 65mila euro e percepito 16mila euro di pensione: sono decaduto dal regime o posso continuare nel 2023, tenuto conto che il reddito di pensione supererà i 30mila nel nuovo anno?
Nel 2023 può ancora rientrare nel regime forfettario: per applicare la tassa piatta rileva il solo reddito dell’anno precedente, che in base alla Legge di Bilancio è innalzato ha innalzato a 85mila euro di fatturato.
Pertanto, poiché rilevano i compensi percepiti nel 2022 entro tale soglia per applicare il forfettario quest’anno, può continuare ad applicare la flat tax al 15% anche nel 2023.
Per quanto riguarda la pensione, la normativa di riferimento (legge 190/2014, commi da 54 a 89, a più riprese modificati) prevede che il regime forfettario sia compatibile con un reddito da lavoro dipendente o da pensione pari al massimo a 30mila euro. Anche in questo caso, il requisito si riferisce all’anno precedente.
La legge (comma 57, lettera d-ter della legge 190/2014) prevede che non possano applicare la flat tax i soggetti che nell’anno precedente abbiano percepito redditi di lavoro dipendente e assimilati (di cui agli articoli 49 e 50 del Testo unico delle imposte sui redditi, DPR 917/1986) eccedenti tale importo.
=> Calcolo online imposta Forfettari
In base a quel che scrive, nel 2022 ha percepito un reddito da pensione di 16mila euro perfettamente compatibile con la flat tax dei Forfettari. E se nel 2023 si manterrà entro la soglia dei 30mila euro di pensione con fatturato entro gli 85mila euro, potrà restare nel regime anche il prossimo anno (previo possesso di tutti gli altri requisiti del caso).
Se invece la sua pensione quest’anno supererà la soglia dei 30mila euro, lo sforamento di tale tetto comporterà la fuoriuscita dalla flat tax a partire dal 2024.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz