Sono proprietario di tre porzioni, facenti parte di un unico immobile ma ciascuno con proprio numero civico. Nell’immobile che li comprende hanno la residenza solo i miei fratelli. Il comune ha calcolato la TARI considerando i tre cespiti ciascuno come singola utenza, sommando alla quota variabile di ciascuno di essi una componente familiare. ottenendo quindi per venti metri quadri totali di garage la cifra di euro 258. E’ corretto?
La quota variabile della TARI va applicata una volta sola: non si può sommare a quella calcolata sull’abitazione quella sulle pertinenze. Quindi:
- se oltre alla quota fissa (riferita a metratura e numero di abitanti), nell’importo della tassa sui rifiuti relativa al garage il Comune ha inserito nuovamente anche la quota variabile già conteggiata per la casa, in effetti c’è un errore;
- se il Comune ha invece applicato il giusto coefficiente ad ogni nucleo familiare in relazione delle componenti che ne fanno parte, e lo ha poi moltiplicato per i metri quadri dell’immobile e del garage, sommando poi la quota variabile una volta sola (a ciascuno per la sua abitazione), il calcolo è invece corretto.
Faccio un esempio di calcolo TARI corretto.
Ipotizziamo che ci siano tre abitazioni di 100 mq e un garage di 20 mq e che il coefficiente sia per tutti i nuclei pari a 1,1.
- Parte fissa: per ognuna delle abitazioni è pari a 1,1 moltiplicato per 100, quindi è di 110 euro. Ogni abitazione somma poi la parte variabile: se ipotizziamo che sia pari a 120 euro, ciascuna pagherà in tutto 230 euro di TARI.
- Se il garage è di 20 mq pagherà solo la quota fissa, che si ottiene moltiplicando 1,1 per 20 (22 euro). Se i metri quadri sono condivisi, ognuno dovrà calcolare la sua quota sulla metratura di pertinenza della propria abitazione, quindi, non si moltiplica per tre il costo Tari di 22 euro.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz