La data per la consultazione del 730 precompilato 2022 è slittato a fine maggio, ma quando si conosceranno le altre scadenze nel calendario della dichiarazione dei redditi? C’è il rischio che si accumulino proroghe fiscali e conseguenti ritardi per ottenere l’accredito delle detrazioni IRPEF spettanti in base alle dichiarazioni?
La proroga al 23 maggio per la consultazione online della dichiarazione precompilata 2022 è prevista dalla legge di conversione del Sostegni ter, e con ogni probabilità comporterà uno slittamento di altre scadenze nel relativo calendario. Il Governo ha però assicurato che non ci saranno ripercussioni sostanziali. Ad esempio, è improbabile che possano cambiare i termini ultimi entro cui presentare la dichiarazione dei redditi (fine settembre per il 730 e fine novembre per il modello Redditi).
Per quanto riguarda i rimborsi da 730, sia quelli in busta paga sia quelli diretti accreditati dall’Agenzia delle Entrate, si attendono istruzioni precise dopo al proroga, ma tendenzialmente sembra che ci sia tutto il tempo per consentirne il versamento secondo il consueto termine, ossia a partire da luglio/agosto. In questo senso, è fondamentale il momento nel quale si presenta la dichiarazione dei redditi:
- i contribuenti che lo faranno entro metà giugno, potranno con avere i rimborsi IRPEF in busta paga o nel cedolino pensione di luglio o agosto; inviando il 730 a settembre slitteranno anche i rimborsi, indipendentemente dalla proroga al 23 maggio per l’avvio della stagione dichiarativa 2022;
- per i rimborsi IRPEF dei contribuenti senza sostituto d’imposta o che scelto di ottenere i crediti spettanti direttamente dall’Agenzia delle Entrate, per importi fino a mille euro accredito su IBAN a fine dicembre o con bonifico domiciliato a fine gennaio e per importi superiori e fino a 4mila euro o per credito da bonus edilizi che necessitano di verifica, accredito entro marzo tramite bonifico o vaglia.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz