Nell’ambito della emissione dei SAL al 30% e 60% relativi al Superbonus 110, sussiste la possibilità di riconoscere e inserire in contabilità il materiale a piè d’opera presente in cantiere prima della sua collocazione? Questo, al fine di fornire un ristoro all’impresa a fronte delle anticipazioni per le forniture di un certo rilievo finanziario (infissi, pannelli fotovoltaici, caldaie; isolanti termici, batterie di accumulo, pavimenti ecc.). Nella norma si fa riferimento alle “opere realizzate”. In caso affermativo, quale aliquota è da riconoscere?
In linea generale, la decisione spetta al professionista che firma l’asseverazione, necessaria per attestare lo stato di avanzamento lavori (SAL). Non credo ci sia una regola rigida, la valutazione dipende da una serie di fattori, a cominciare dai criteri contabili scelti.
In linea di massima, non credo che sia possibile considerare il costo di materiale standard, eventualmente già acquistati dal fornitore ma non ancora utilizzati. Mentre dovrebbe essere possibile, ad esempio, contabilizzare materiali o altre forniture che si riferiscono specificamente all’intervento agevolato, sulla base del progetto.
La cosa fondamentale è che lo stato d’ avanzamento lavori sia oggetto di specifica documentazione (asseverazione, congruità), per cui sono i professionisti che rilasciano questi documenti a fornire tutti i necessari chiarimenti.
Per quanto riguarda l’aliquota, si applica quella relativa alla detrazione utilizzata: se i lavori sono agevolati con il Superbonus l’aliquota è del 110%, se si tratta di ristrutturazione edilizia è il 50%, e via dicendo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz