Ho acquistato un rustico (classificazione B1 nel Piano regolatore del Comune) composto da un’unità centrale (A/3) ed edifici adiacenti (muro contro muro) come pertinenze (C/2). Vorrei ristrutturare sfruttando il Superbonus 110%, mantenendo le volumetrie e le parti esterne attuali, ma efficientando l’edificio ed aggiungendo bagni e cucine per variare la destinazione d’uso di una pertinenza C/2 in Abitativa.
Se ho capito bene il Superbonus 110% è ammesso solo per 2 unità per privati. Le unità avrebbero la parete confinante in comune, ma gli accessi sarebbero indipendenti, comunque aperti sulla stessa corte di pertinenza. Partendo da un’unità singola che avrebbe scadenza SAL a giugno 2022, ma volendo frazionare almeno in due unità abitative, posso rientrare nella deroga al 2023?
Queste fattispecie dipendono da una grande numero di variabili, da verificare sempre caso per caso, ma in linea generale si può applicare il Superbonus 110% con la proroga lunga, prevista per le persone fisiche con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate.
Lei scrive di voler ristrutturare un rustico, creando due distinte unità abitative. In considerazione del fatto che prevale la destinazione d’uso dei lavori, che è residenziale con due diverse unità abitative, il suo caso ricade nella fattispecie sopra riportata, contenuta nella comma 9, lettera a, dell’articolo 119 del dl 34/2020.
Nel suo caso scatta la proroga lunga con aliquota al 110% fino al 2023, con decalage al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. La proroga corta, ovvero fino al 31 dicembre 2022 con il primo SAL al 30% entro fine giugno, vale solo nel caso delle unità monofamiliari. Si applica solo ai casi previsti dalla lettera b dello stesso comma 9 dell’articolo 119.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz