Ho comprato cinque stalle da ristrutturare con il Super Sismabonus ma non riuscirò a rispettare il 30% dei lavori entro il 30 giugno. Essendo tutte confinanti e con muri comuni, possono essere considerate un “edificio plurifamiliare” complessivamente inteso e quindi accedere alle scadenze di fine 2023 senza la condizione del 30%?
La questione da dirimere è semmai la destinazione d’uso. Il Superbonus si applica solo agli immobili residenziali, mentre nel suo caso si parla di immobili strumentali all’attività d’impresa. Se invece i lavori che intende effettuare prevedono anche il cambio di destinazione d’uso, trasformando le stalle in unità abitative, allora può applicare la detrazione al 110%.
Con cinque unità, gli immobili non possono neppure rientrare nel concetto di edifici plurifamiliari, che devono al massimo essere formati da quattro unità (da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate).
Con cinque unità distintamente accatastate si può al massimo formare un condominio minimo, indipendentemente dal fatto che la proprietà sia unica o meno. Ma non si può certo associare tale concetto al suo caso, almeno secondo l’attuale destinazione d’uso, perchè la ratio della norma è quella di incentivare la riqualificazione degli immobili ad uso abitativo o delle loro pertinenze.
Se dunque la destinazione d’uso non cambia, e quindi i fabbricati restano non residenziali, non si può in ogni caso applicare il Superbonus.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz