Per ristrutturare i bagni con rifacimento impianti ma senza alcuna modifica alle opere murarie, è necessaria la CILA per avere diritto alla detrazione del 50% prevista dal Bonus Ristrutturazioni? Cosa deve essere segnalato in fattura a motivazione della spesa?
Premessa d’obbligo: solo consultando un professionista specializzato, a cui sottoporre il dettaglio dei lavori effettuati, ci si assicura di non commettere errori, ma in linea generale gli interventi descritti sembrano rientrare tutti in quelli di edilizia libera, di conseguenza non richiedono la CILA. Il riferimento è decreto ministeriale dei Trasporti del 2 Marzo 2018, che contiene il glossario degli interventi in edilizia libera previsto dal Dlgs 222/2016, articolo 1, comma 2.
Fra i lavori che non necessitano di titoli abilitativi, in base al DM sopra citato, figurano anche quelli relativi all’impianto igienico e idrosanitario ricompresi nelle seguenti fattispecie: riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione apparecchi sanitari e impianti di scarico e/o messa a norma.
Questi lavori, pur essendo considerati di manutenzione ordinaria (Manutenzione ordinaria Dlgs 222/2016, tab. A, Sezione II -Edilizia- attività 1), riguardano l’edificio anche se sono effettuati su un’unica unità immobiliare, e di conseguenza sono ammessi alla detrazione al 50%, fino a un massimo di spesa di 96mila euro.
In fattura può inserire la dicitura “Rifacimento impianto igienico e idrosanitario” ma può anche presentare il quesito all’Agenzia delle Entrate, prenotando un appuntamento per chiedere assistenza fiscale. In generale, la fattura dovrà contenere una lista dettagliata degli interventi eseguiti (riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione apparecchi sanitari e impianti di scarico e/o messa a norma).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz