Ho trasmesso una fattura elettronica il giorno 12 maggio per una società a responsabilità limitata, che risulta essere accettata dal sistema di interscambio, dunque “valida”. Il cliente ieri mi ha segnalato un errore “formale”, ovvero la partita IVA risulta indicata nella casella relativa al “numero di telefono” del cliente, anziché nell’apposita casella “partita IVA”; il codice fiscale, correttamente indicato nella sua casella, è uguale alla P.I. Mi sembra una pignoleria inutile procedere ad una nota di credito, che mai ho fatto – quindi dovrei contattare la software house e chiedere come si procede – e successiva emissione di nuova fattura. Potreste, cortesemente, darmi una vostra indicazione?
Pare corretta la sua interpretazione per due motivi: innanzitutto la fattura è stata accettata dal Sistema di Interscambio, di conseguenza è valida. In secondo luogo l’errore è formale, non determinando alcuna variazione sull’importo.
Le note di credito, in base alla Guida alla fatturazione elettronica dell’Agenzia delle Entrate, possono essere a credito o a debito. Quindi, sostanzialmente, servono a correggere errori che non vengono rilevati dal sistema di interscambio, perché le fatture sono compilate correttamente, ma che bisogna integrare perché incidono sulla determinazione dell’imponibile fiscale.
Il suo è una caso diverso: non ci sono errori sui dati fondamentali della fattura (ovvero le cifre) e non c’è reale confusione sull’identità del cliente, correttamente identificato attraverso la casella relativa al codice fiscale.
=> Fattura elettronica errata: come annullarla
Faccia ulteriori verifiche specialistiche per capire quale prassi sia più frequentemente seguita in questi casi per evitare confusioni, ma non mi pare ci siano gli estremi per emettere una nota di credito.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz