Forfettari e calcolo soglie: ricavi per cassa o competenza?

Risposta di Alessandra Gualtieri

6 Dicembre 2023 07:31

Luciano chiede:

I ricavi ottenuti nel regime forfettario si calcolano per cassa o per competenza? E qual è l’articolo di legge che regola questa norma? Una fattura emessa nel 2023 e incassata nel 2024 rientra nei redditi del 2023 (Tassazione per competenza) o del 2024 (Tassazione per cassa)?

I contribuenti che applicano il regime forfettario calcolano i ricavi o compensi per cassa e non per competenza. Il contribuente applica il principio di cassa per cui, ai fini del fatturato, conta il momento in cui la fattura viene effettivamente pagata. Se nel 2023 sta applicando il regime forfettario, dunque, continuerà ad emettere le fatture di conseguenza (senza IVA e ritenuta d’acconto, con la dicitura relativa ai contribuenti forfettari).

La verifica è in realtà fondamentale per verificare l’eventuale superamento della soglia massima (85mila euro), oltre la quale si fuoriesce dal regime nell’anno d’imposta successivo se non addirittura in quello in corso (al superamento dei 100mila euro di ricavi o compensi).

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Calcolo reddito imponibile 2023 per Forfettari

Le regole di base sul metodo con cui si determina il reddito imponibile nel regime fiscale sono contenute nel comma 64 della legge 190/2014: molto in sintesi, ai ricavi si applicano specifici coefficienti di redditività, che cambiano a seconda delle diverse categorie professionali, sul risultato si calcola l’imposta (flat tax al 15%), deducendo prima i contributi previdenziali.

Su questa impostazione non rilevano le novità della Manovra 2023, che ha elevato le soglie di reddito ai fini dl calcolo della permanenza o della fuoriuscita dal regime.

Tornando la metodo di calcolo d’imposa, l’Agenzia delle Entrate (Circolare 9/2019) parla di «coefficienti di redditività, distinti per codice ATECO, da applicare ai ricavi conseguiti e ai compensi percepiti nel periodo di imposta, calcolati in base al criterio di cassa». Quindi, nell’esempio da lei proposto, rileva il momento in cui la fattura è stata pagata e non la data di emissione. Quindi, la fattura emessa nel 2021 ma incassata nel 2022 rientra nei redditi 2022.

Ai fini dell’imponibile dei forfettari (che dal 2019 prevede la flat tax al 15%), ricordiamo che il regime non prevede la possibilità di scaricare spese se non i soli contributi versati (commi 54 e seguenti della legge 190/2014) in relazione ai compensi per attività forfettaria.

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Forfettari 2024: regole di fatturazione

Visto che il contribuente in regime forfettario applica il principio di cassa, per il calcolo del fatturato rileva il momento in cui la fattura viene saldata. Chi nel 2023 applica il regime senza superare la soglia di 85mila euro, continuerà per tutto l’anno ad emettere le fatture secondo questo principio, ossia senza applicare IVA né ritenuta d’acconto. Con l’unica grande novità del passaggio alla fattura elettronica dal 1° gennaio 2024 per tutte le partite IVA forfettarie.

Per capire se si può restare nel regime forfettario, rileva sempre il fatturato dell’anno precedente. Quindi, per capire se nel 2024 si potrà applicare ancora la flat tax al 15% bisognerà valutare il fatturato del 2023.

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