Per un albergo, il credito di imposta al 60% sugli affitti si perde se non si versano i relativi canoni entro dicembre? Il bonus può essere ceduto alle banche ma non c’è nessun istituto bancario, assicurativo o postale che tratti questo argomento. Infine, per ottenere il finanziamento Covid al 90 %, è lecito che la banca mi chieda la garanzia?
I canoni d’affitto sui quali si applica l’agevolazione devono essere interamente versati nel momento in cui si utilizza il credito d’imposta. La norma (articolo 28 decreto Sostegni bis), prevede che il beneficio fiscale si utilizzi sui canoni versati. Non c’è una specifica esclusione per il caso in cui il canone sia stato versato in ritardo. In base alle novità introdotte dal Sostegni bis, il credito d’imposta nel suo caso (gli hotel e le strutture ricettive) si applica fino al 31 luglio 2021. Significa che spetta, in relazione all’anno in corso, per tutti gli affitti fino al mese corrente.
L’importante è che nel momento in cui lo si utilizza in compensazione sia stato già pagato. Non rileva un eventuale ritardo, semplicemente bisogna rispettare le seguenti due regole chiave: l’affitto deve riferirsi a un periodo agevolato (fino al 31 luglio 2021), e nel momento in cui si utilizza il credito deve essere già stato pagato.
Le confermo la possibilità di cessione del credito. Nel caso in cui venga esercitata, bisogna darne comunicazione al Fisco entro il 31 dicembre 2021, utilizzando gli appositi modelli pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate (“Comunicazione della cessione dei crediti d’imposta riconosciuti per fronteggiare l’emergenza Covid 19”). Anche la cessione del bonus deve avvenire fino al 31 dicembre 2021. Deve trovare un istituto di credito che esegua l’operazione. Può anche (eventualmente) scegliere lo sconto in fattura, che viene quindi applicato direttamente dal padrone di casa (il quale potrà a sua volta cedere il credito alla banca).
Infine, per quanto riguarda i prestiti agevolati al 90% (immagino si riferisca ai finanziamenti fino a 30mila euro prorogati al 31 dicembre 2021 dall’articolo 13 del Sostegni bis), le regole sono le stesse già previste dal Decreto Liquidità dello scorso anno, quando non migliorative. Si tratta di prestiti coperti dal Fondo PMI, senza bisogno della valutazione del merito di credito. In pratica, la banca può rilasciare il prestito con modalità semplificate, ma non ci sono obblighi in questo senso: gli istituti di credito possono comunque chiedere le garanzie che ritengono opportune per versare il prestito.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz