Con mia moglie, in comunione dei beni, possedo 3 unità immobiliari: possiamo usufruire delle agevolazioni su tutte facendo due richieste il sottoscritto e due mia moglie?
Per l’Ecobonus al 110%, la norma prevede che le persone fisiche possano applicare il beneficio a un massimo di due unità immobiliari. Il fatto che i proprietari siano due (anche in comunione dei beni) non rileva. Lo prevede la legge primaria (articolo 119, dl 34/2020) e lo sottolinea anche la circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate (24/2020), in base alla quale per le persone fisiche «il Superbonus si applica limitatamente agli interventi di efficienza energetica realizzati su un numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio».
Sarebbe diverso se lei e sua moglie foste proprietari di immobili diversi: in questo caso, ognuno dei due potrebbe applicare l’Ecobonus a due immobili. Ma la comunione dei beni prevede che site entrambe proprietari degli stessi immobili, di conseguenza l’ipotesi da lei suggerita non è praticabile.
Potete però applicare altre agevolazioni. Ad esempio, le detrazioni su ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche (rispettivamente al 50 e 65%) che invece non prevedono il paletto dei due immobili per contribuente.
Trova tutte le indicazioni attuativo nelle rispettive Guide dell’Agenzia delle Entrare.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz