Sono titolare di una piccola azienda che produce spot video pubblicitari 2De 3D per aziende, utilizzati in buona sostanza su Internet. Alcuni clienti hanno chiesto se accetto il bonus pubblicità. Non ho saputo rispondere perché da quel che ho capito i destinatari del credito d’imposta dovrebbero essere solo i media e non i produttori del servizio poi utilizzato per la pubblicità: o sbaglio?
Non sbaglia, nel senso che il bonus pubblicità spetta solo per l’advertising sugli organi di stampa. In realtà, però, i beneficiari non sono i medi, ma gli inserzionisti.
Il riferimento normativo è l’articolo 57-bis del decreto 50/2017, che è stato a più riprese modificato dalle norme sul Coronavirus, con l’estensione della durata a tutto il 2020, l’innalzamento del credito al 50% della spesa, l’eliminazione del paletto dell’investimento incrementale e l’ampliamento della platea destinataria degli investimenti agevolati.
Restano però ferme le regole di base. Nel dettaglio, ne hanno diritto imprese, partite IVA ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica anche on line e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali (queste ultime limitatamente al 2020).
Il caso che lei espone è diverso rispetto a quello previsto dal bonus pubblicità: da quel che scrive lei produce gli spot, quindi non rientra nell’agevolazione. Che sostanzialmente riguarda il settore dell’informazione, agevolando la pubblicità sui media.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz