Sono proprietario di un immobile da ristrutturare, effettuerò interventi trainanti ed un piccolo ampliamento (con autorizzazione del Comune). Vi è comunque la possibilità di accedere al bonus 110%? Diversamente, se decidessi di non realizzare la stanza in più, chiedendo una variante al progetto in corso, potrei farlo? O vi potrebbero essere contestazioni da parte dell’AdE?
Direi che senz’altro ha diritto all’ecobonus per i lavori trainanti che vengono effettuati sulla parte esistente dell’edificio. Mi sembra invece da escludere che l’agevolazione si possa applicare anche agli interventi che vengono invece effettuati sull’ampliamento, che è considerato una nuova costruzione. Lo specifica, fra le altre cose, l’interpello 286/2020 dell’Agenzia delle Entrate:
sia gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico che quelli finalizzati al risparmio energetico devono essere realizzati, ai fini delle detrazioni rispettivamente spettanti, su edifici esistenti, essendo esclusi dal beneficio i fabbricati di nuova costruzione. Inoltre, nel caso di interventi di ristrutturazione senza demolizione dell’edificio esistente e con ampliamento dello stesso, la detrazione compete solo per le spese riferibili alla parte esistente in quanto l’ampliamento configura, comunque, una nuova costruzione.
Per quanto riguarda la possibilità di rinunciare all’ampliamento, cambiando il progetto, la logica mi fa ritenere che non ci siano ostacoli in questo caso all”utilizzo del superbonus, effettuando con precisione tutti gli adempimenti del caso (in termini per esempio di autorizzazione comunali e via dicendo). Ma per essere certo di seguire una procedura corretta ai fini dell’utilizzo dell’agevolazione, faccia su questo verifiche specifiche, magari chiedendo direttamente all’Agenzia delle Entrate.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz