Se una persona separata legalmente vuole farsi una vacanza per l’anno 2020 in Italia con la figlia, può fare domanda di bonus fruendo di 300 euro invece di 150?
La norma sul bonus vacanze prevede che il tax credit spetti in base alla composizione del nucleo familiare ai fini ISEE. In caso di separazione giudiziale, i figli fanno parte del nucleo del genitore con cui convivono.
Quindi, se sua figlia convive con la madre e di conseguenza fa parte del suo nucleo familiare, sarà quest’ultima a poter utilizzare il tax credit calcolando la presenza della figlia tra i componenti della famiglia ai fini ISEE (se ad esempio ne fanno parte due persone, madre e figlia, spetta un bonus di 300 euro).
Se sua figlia non convive con lei (e non fa parte del suo nucleo familiare ai fini ISEE) e se lei non ha altri componenti nel suo nucleo familiare, ha invece diritto al bonus per 150 euro. Se per ipotesi convivesse con un’altra persona che rientra nel nucleo familiare, avrebbe diritto a sua volta ad un bonus da 300.
Attenzione: la legge prevede che il tax credit possa essere utilizzato da un solo componente del nucleo, quindi (sempre nell’ipotesi in cui lei conviva con un’altra persona) quest’ultima non potrebbe poi usare il tax credit.
Se invece lei convive con sua figlia ha diritto a 300 euro di bonus. E se del vostro nucleo familiare fa parte anche un’altra persona, il bonus sale a 500 euro.
In definitiva, la quantificazione del bonus vacanze non dipende dalle persone che vanno in vacanza ma dalla composizione del nucleo familiare.
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Il riferimento legislativo è l’articolo 176 del dl 34/2020. Tenga presente che comunque la app “IO“, che bisogna necessariamente utilizzare per chiedere il bonus, fornisce l’indicazione sul bonus massimo spettante perchè in automatico verifica l’ISEE presentato.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz