Nel 2019 ho effettuato lavori di efficientamento energetico detraibili al 65% e nel 2020 lavori di ristrutturazione edilizia con detrazione al 50%. Se ho ben capito, con il DL Rilancio potrei cedere alla banca tali importi in cambio di una somma una tantum. Se ho tale diritto, la banca può rifiutarmi l’operazione?
Direi di sì, non c’è obbligo per la banca o per altri soggetti finanziari di accettare l’operazione. In generale, questa è una regola che vale sempre: le banche possono liberamente decidere se erogare o meno un prestito, anche quando ci sono norme agevolative. Tenga però presente che, nel caso in cui un istituto di credito scelga di non effettuare una specifica operazione, lei può sempre rivolgersi a una banca concorrente.
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Le confermo in ogni caso che la possibilità di cedere il credito è prevista dal decreto Rilancio. Il riferimento preciso è l’articolo 121/2020, in base al quale nel 2020 e nel 2021 chi effettua una serie di lavori edilizi (che vengono esplicitati dalla norma, e che comprendono le ristrutturazioni agevolate al 50% e l’ecobonus al 65%), può decidere di applicare, invece della detrazione, uno sconto in fattura, o la trasformazione in credito d’imposta, cedibile ad altri soggetti fra cui le banche.
Ripeto, quest’ultima è una possibilità prevista per il contribuente, ma non un obbligo per la banca, che non è costretta ad effettuare l’operazione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz