L’amministratore sostiene che bisogna fare la SCIA (secondo me non serve perchè è manutenzione ordinaria) e far intervenire il commercialista per le pratiche da trasmettere all’Agenzia delle Entrate (secondoi me non serve informarli dei lavori). Gradirei la sua opinione.
Direi che la sua interpretazione è corretta in entrambi i casi, con un distinguo, relativo alla necessità della Scia (segnalazione certificata inizio attività).
Il bonus facciate non cambia le regole sui titoli abilitativi necessari per fare i diversi lavori. Quindi, l’esigenza o meno di presentare la Scia dipende dalla tipologia di intervento effettuato.
Per intenderci, se si tratta di manutenzione ordinaria (fattispecie prevista dal bonus facciate, ad esempio con la semplice tinteggiatura della facciata), i lavori sono di edilizia libera e non richiedono quindi la Scia. Se invece vengono effettuate opere di ristrutturazione o restauro invece è necessaria la Scia.
=> SCIA 2: titoli edilizi caso per caso
Le segnalo, a questo proposito, il decreto ministeriale Trasporti del 2 Marzo 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2018, che contiene l’elenco dei lavori realizzabili in edilizia libera. Può trovare materiali utili anche su PMI.it, sia sui lavori in edilizia libera sia sui titoli edilizi caso per caso, che sono quindi necessari per le varie tipologie di interventi.
Per quanto riguarda il secondo punto, non mi pare ci siano pratiche da trasmettere all’Agenzia delle Entrate, la detrazione si applica direttamente in dichiarazione dei redditi. Se ci sono lavori che riguardano l’efficienza energetica, bisogna invece trasmettere una specifica comunicazione all’Enea, con modalità telematica.
Nella Guida dell’Agenzia delle Entrate sul bonus facciate trova tutti i dettagli precisi sulle pratiche che bisogna attivare e sui documenti che bisogna conservare.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz