Quali spese di condominio sono detraibili nel 730?

Ci sono spese condominiali che possono essere portate in detrazione, mentre altre non danno diritto all’agevolazione fiscale.

Non si detraggono, ad esempio, le spese di gestione ordinaria relative al condominio, che l’inquilino paga insieme all’affitto (portineria, ascensore, riscaldamento e via dicendo), mentre invece si detraggono dall’IRPEF le classiche spese legate a lavori agevolati.

Nel dettaglio, si applicano le detrazioni per le spese di ristrutturazione (ad esempio, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria parti comuni edifici condominiali), per la riqualificazione energetica, per i lavori di risistemazione a verde, per i lavori antisismici. In sintesi, per il 2024 parliamo di:

• bonus ristrutturazioni al 50% fino a 96mila euro,
• bonus risparmio energetico al 65% (con tetti di spesa che variano a seconda della tipologia di intervento che viene effettuato),
• bonus verde al 36% fino a 5mila euro,
• Bonus sisma  (in condominio al 75% o 85% in base alla classe di rischio, su un tetto di pesa di 65mila euro).

Nei casi di comproprietà la detrazione spetta però soltanto a chi ha effettivamente sostenuto le spese per i lavori.

L’amministratore di condominio dovrebbe già queste informazioni e applicare correttamente le attribuzioni, ma se così non fosse allora è necessario correggere le rispettive dichiarazioni nel caso di coniugi che scelgono la Precompilata.

Un altro aspetto da considerare è il diritto legato alla residenza: il proprietario di un bene in condominio, se non ha la residenza fiscale in Italia, non può utilizzare l’agevolazione dal momento che i suoi redditi non sono assoggettati all’IRPEF secondo le regole nazionali.

Trova il dettaglio delle spese detraibili e delle relative regole nelle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi (quadro E, sezione III), oppure nelle guide dell’Agenzia delle Entrate dedicate ai vari bonus casa.

Risposta di Barbara Weisz