Per il secondo scaglione ai fini IRPEF si parla di reddito annuale massimo di 28.000 euro e mensile non superiore ai 2335 euro. Io percepisco un mensile di 2235 euro. Se accettassi un secondo lavoro della durata di due mesi supererei il tetto mensile ma non quello annuale. Rimango sempre nel II scaglione o passo a quello successivo?
Gli scaglioni IRPEF si calcolano su base annua: per verificare in quale fascia di reddito si rientra, si vede guardare all’imponibile al lordo di tutte le voci che vi concorrono ( non soltanto lo stipendio ma anche altri redditi e beni come ad esempio la casa).
Se il suo unico reddito è costituito dalla retribuzione, non deve considerare l’importo mensile ma il lordo annuo (RAL). Può anche fare riferimento alla Certificazione Unica, che riporta precisamente l’imponibile IRPEF su cui si calcola l’aliquota IRPEF e che dunque la colloca in un preciso scaglione di reddito.
Se possiede altri redditi, la voce da individuare è quella riportata nella dichiarazione dei redditi: nel modello 730, infatti, sono elencati tutti i redditi (da lavoro, da fabbricati, ecc.). L’imponibile al lordo delle detrazioni applicate equivale all’importo da valutare ai fini dello scaglione di reddito.
=> Scaglioni IRPEF e aliquote
Per tornare alla sua domanda, lei non deve calcolare il reddito mensile ma quello annuo, dato dalla somma delle retribuzioni lorde maturate. L’importo indicativo di 2.335 euro è solo una media teorica.
Se con il nuovo lavoro lei dovesse superare il secondo scaglione – che comprende redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro applicando un’aliquota IRPEF del 27% – tenga presente che la tassazione più sfavorevole del terzo scaglione (aliquota 38%) si applicherebbe soltanto alla quota eccedente e non sull’intero imponibile.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi