Sono un libero professionista e nel 2018 ho fatturato 60.000 euro. In base alla nuova normativa posso quindi aderire al regime forfettario per il 2019. Come si fa? Come va comunicata questa scelta al Fisco?
La norma (modificata dalla Legge di Bilancio, in vigore dal primo gennaio 2019) prevede che i ricavi dell’anno precedente a quello del periodo d’imposta agevolabile devono rimanere sotto la soglia dei 65mila euro per rientrare nel regime forfetario. Da qui il dubbio che i ricavi 2018 non soltanto rilevino come ulteriore requisito per applicare la flat tax nel periodo d’imposta 2019 (in dichiarazione dei redditi 2020) ma che la legge sia in un certo senso retroattiva, consentendo di rientrare nel regime forfettario già nel periodo d’imposta 2018.
Invece, i ricavi 2018 seguiranno la vecchia legge e dunque la vecchia tassazione. Tuttavia, è anche vero che consentiranno di accedere al regime forfetario nel 2019, i cui benefici in termini di tassazione (flat tax) avranno effetto nel 2020, quando si pagheranno le tasse per il periodo d’imposta dell’anno in corso.
Se poi nel corso del 2019 il suo fatturato resterà sugli stessi livelli (entro il tetto dei 65mila euro annui), lei permarrà nel regime forfettario. Diversamente, ne uscirà l’anno successivo. In ogni caso, lei applicherà il regime forfettario per il periodo d’imposta 2019.
Ai ricavi 2018, invece, come spiegato in precedenza, si applicherà la vecchia tassazione e, pertanto, non potrà applicare la flat tax nella dichiarazione 2019 sui compensi 2018.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz